I Muré
Ogni Cattolichino ha un nonno/bisnonno o parente stretto che è stato MURÈ
I mocci.
I murè altro non sono che i mocci della tradizione della costa adriatica, che rappresentano un ben preciso periodo storico.La carriera da murè iniziava a sette-otto anni di età, quando venivano imbarcati a bordo delle barche da pesca per imparare le basi del mestiere. Esperienza che forgiava il carattere dei ragazzini, vista la fatica che li aspettava al largo.
Dopo le prime esperienze diventava un vero e proprio apprendista, che veniva affiancato ai più anziani per acquisirne conoscenze ed esperienze.
Una giornata da murè
La vita a bordo iniziava al momento della partenza dal porto, di solito di notte o nella prima mattinata, e proseguiva fino alla zona prescelta per la pesca dove si calavano le reti. A seconda del tipo di pesca, l'attività stessa poteva durare un'intera settimana, anche 15 giorni se si salpava con i grandi traboccoli.In mare si creava una vera e propria seconda casa. Si condividevano 24h su 24 gli spazi, il cibo, le esperienze. Pochissimi i momenti di pausa e di riposo, il più delle volte ridotti al momento dei pasti, ovvero della grigliata di pesce o del brodetto. Gustoso solo come quello che i marinai sanno fare.
Durante la pesca, le espressioni verbali erano forti, visti gli sforzi fisici che spesso avvenivano in condizioni difficili quali potevano essere una tempesta o una mareggiata. Frequenti le ferite fisiche, per un amo impigliato o un taglio causato da una rete.
Una volta conclusa la pesca, si salpavano le reti e si invertiva la rotta in direzione del porto. Durante la navigazione per il ritorno venivano effettuate le operazioni di cernita del pescato e la successiva conservazione.
Una volta calata l'ancora nel porto di ritorno, c'era la vendita del pesce al mercato del pesce.
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Fonti: http://www.cattolica.info/
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